mercoledì 20 luglio 2011

Ci scrive ancora Don Narciso

Carissimi amici di "1000 Amici per don Narciso",

Pace e ogni bene!

Prima di tutto, vorrei farmi il fedele interprete di tutta la comunità di Kipanzu e dintorni (alunni, giovani, adulti, genitori), anche di quelli tante genti che, passando dal mio villaggio per loro strada, si stanno complimentando con me per quanto si sta realizzando in quel posto, in mezzo alla foresta in una zona acrobaticamente accessibile. Tutti quanti dicono Grazie a voi tutti che vi state dando da fare per aiutare il loro figlio e fratello, il vostro amico Narciso per potere fare tutto questo.

In effetti, è un Sogno che ormai sta diventando Realtà; è vero carissimi amici che, come si dice, volere è potere! Però bisogna riconoscere sinceramente che se questo sogno si sta realizzando, la mia gente e io stesso lo dobbiamo a voi tutti amici di don Narcisse, soprattutto al signore Matteo Richetti, alla bravissima e simpaticissima Simona Sarracino e a tanti altri amici e soci della nostra giovane ma promettente associazione. Lo dobbiamo anche a tanti altri amici modenesi: dott. Davide Betuzzi, il signore Giorgio Zini, il gruppetto degli amici san cesaresi, senza dimenticare gli amici baggiovaresi  famiglia Leoni)....

Ognuno di noi, a modo suo e nei limiti delle sue possibilità con idee e proposte, o con contributo materiale, finanziario, è protagonista di questa avventura di amicizia e di solidarietà nel nome di un'ideale che possiamo chiamare ' l'umanità e quindi il benessere condivisa' ! Diciamolo: nessuno ha diritto di essere felice da solo, inoltre una felicità, una gioia non condivisa diventerebbe una noia....è vero, provate.

Carissimi amici, cosi come lo ho detto sopra, devo ammettere che se questa nostra iniziativa di costruire le scuole di Kipanzu sta decollando comunque, nonostante la difficilissima congiuntura economica mondiale, lo dobbiamo al generoso impegno di voi tutti, certo, ma sopratutto al coinvolgimento degli amici Matteo Richetti e Simona Sirracino che hanno preso il rischio di fidarsi di me.

Ma sapete che il più grande rischio nella vita è di non mai rischiare nulla? Mi spiego. Se c'è un fattore che renderebbe se non impossibile ma difficile questa nostra impresa, è il (costoso) trasporto dei materiali. Dunque, se da Kinshasa la capitale fino à Kingunda (circa 500 km) ci facciamo trasportare i materiali (cemento, ferro lamiere, ecc.) con un camion di un trasportatore (che va pagato ovviamente), bisogna dopo fare arrivare il carico a destinazione, cioè a Kipanzu che dista circa 30 km da Kingunda, però con un pick-up fuori strada adatta a quel tipo di strada sterrata, visto che un camion non ci può andare perchè mancano i ponti sui fiumi. Ecco perchè ci vuole un pick up.

A questo proposito, noi dobbiamo ringraziare il Signore che abbiamo avuto la provvidenziale fortuna di avere tramite l'Associazione '1000 Amici per don Narciso', dal comune di Fiorano modenese, un pick up Mitshubisi usato. Però, visto che la Mitshubisi non è adatta per quelle strade sterrate e spesso pieni di fango durante la stagione delle piogge lo abbiamo scambiato con un'altro pick up Toyota land cruser gia usata dai missionari belgi che erano a Kingunda. Loro usano la Mitshubishi in città a Kinshasa e noi la Toyota nella zona di foresta. Cosi abbiamo gia saputo trasportare il cemento da Kingunda a Kipanzu... Cosi faremo d'ora in poi. Davvero l'acquisto di questo mezzo è stata una fortuna per il progetto!

Per altro con i 1000 euro mandatici ultimamente, abbiamo comprato cento sacchi di cemento che sono ancora a Kinshasa aspettando di essere trasportati a Kingunda poi a Kipanzu.
Per quanto riguarda l'andamento dei lavori sul cantiere abbiamo potuto compiere un passo avanti abbastanza significativo. In effetti, una prima struttura di tre aule è quasi finita per quanto riguarda i lavori di muratura; manca solo la copertura del tetto in lamiere. Quindi se riusciamo a coprirla entro settembre, i ragazzi potranno usare le per il prossimo anno scolastico. Poi c'è il secondo fabbricato che si sta alzando piano piano. Speriamo anche questo qua sia portato a termine entro la fine dell'anno scolastico prossimo; ovviamente tutto dipenderà del nostro impegno comune.

In questi giorni io sono in Italia fino alla fine di Agosto. Poi dovrei ritornare in Congo per fare ripartire i lavori se riusciamo a raccogliere qualche fondi.

Colgo questa occasione per ribadire i nostri ringraziamenti per la vostra fiducia e il vostro impegno odierno e futuro. Porgo la mia benedizione su ciascuno di voi, sui vostri cari, sui vostri progetti, augurandovi delle felice e piacevole ferie estive.

Con amicizia,

L'amico Don Narciso.